Attività interesse generale

21 Ottobre 2020

Sport, riunioni private, ristorazione: arrivano nuove precisazioni

In una circolare del Ministero dell’Interno ulteriori indicazioni per sciogliere i dubbi aperti dall’ultimo Dpcm per arginare il contagio del Coronavirus. Confermata la possibilità di svolgere le assemblee in presenza, ma sono fortemente consigliate le modalità a distanza 

30 Ottobre 2020

Pubblicato il bando da 50 milioni per il Terzo settore

Scade il 10 novembre 2020 l’Avviso previsto dal decreto Rilancio per sostenere gli enti in sofferenza a causa dell’emergenza epidemiologica in corso. Saranno finanziate attività di interesse generale collegate alla crisi sociali ed assistenziali provocate dalla pandemia 

04 Settembre 2020

Nel limbo delle Onlus, tra utilità sociale e attività da svolgere

Quali sono i limiti in questa fase di transizione prima dell'operatività del Registro unico nazionale del Terzo settore? Che tipo di attività possono svolgere e per chi? Un breve focus su come orientarsi in questo periodo di transizione 

14 Maggio 2019

Le 10 ragioni della riforma

Una riflessione sui motivi che hanno portato alla riorganizzazione dell’impianto normativo per il terzo settore, a cinque anni dal primo annuncio, secondo Pierluigi Consorti, Luca Gori ed Emanuele Rossi della Scuola Sant’Anna di Pisa 

01 Settembre 2020

L'impresa sociale può essere una "Srl semplificata"

Il Ministero del Lavoro scioglie i dubbi su una eventuale incompatibilità. Definite anche le linee da seguire per la redazione dell'atto costitutivo che integri le indicazioni del codice civile e quelle della normativa di settore

14 Aprile 2019
22 Marzo 2019

ETS - ENTE DEL TERZO SETTORE

 

Una delle grandi novità della nuova normativa sul non profit in Italia è l’introduzione di un’unica categoria che definisce i contorni di questo variegato mondo: sono gli enti del terzo settore (Ets), accomunati da uno stesso profilo giuridico, dall’iscrizione al registro unico nazionale del terzo settore (Runts) che perseguono finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale senza scopo di lucro. Una grande famiglia in cui soggetti diversi operano secondo regole e finalità comuni.

Per diventare Ets è necessario perseguire finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante lo svolgimento di una o più attività di interesse generale (un elenco di 26 aree di intervento centrali per la vita delle comunità) in forma di azione volontaria o di erogazione gratuita di denaro, beni o servizi, o di mutualità o di produzione o scambio di beni o servizi. Perché lo si fa, cosa si fa, come si fa, quindi, diventano elementi centrali per entrare a far parte del terzo settore.

La riforma identifica diverse categorie di Ets con caratteristiche specifiche e ogni tipologia trova spazio in sezioni diverse del registro unico nazionale del terzo settore. In primis, ci sono le organizzazioni di volontariato (Odv) e le associazioni di promozione sociale (Aps), categorie finora regolamentate da specifiche leggi e storicamente le più radicate. A queste si aggiungono gli enti filantropici, finora conosciuti sotto forma di fondazioni, associazioni filantropiche e fondazioni di comunità, le imprese sociali, totalmente rinnovate e potenziate rispetto al passato e che comprendono le cooperative sociali, le reti associative, che grazie alla riforma acquistano un nuovo ruolo nelle attività di monitoraggio e controllo, e le società di mutuo soccorso. La riforma lascia poi una “pagina bianca”, aperta alle nuove possibili organizzazioni del futuro: è la sezione “Altri Ets” in cui si possono iscrivere tutte le altre realtà che hanno le caratteristiche di ente del terzo settore ma non sono riconducibili a nessuna delle categorie prima citate.

La riforma ridefinisce i luoghi decisionali dedicati al coordinamento normativo con funzioni di vigilanza, controllo e coordinamento rispetto all’applicazione della normativa. Si tratta nello specifico dell’istituzione della Cabina di regia con funzione di coordinamento delle politiche di governo e il Consiglio nazionale del terzo settore, con funzioni consultive, di nomina e di vigilanza, monitoraggio e controllo sull’applicazione della normativa sul terzo settore.

Infine, la riforma istituisce un sistema di incentivi e finanziamenti per il terzo settore. Tra questi il fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale, un sistema di risorse finanziarie pubbliche per le Odv, le Aps e per finanziare l’acquisto di autoambulanze, autoveicoli per attività sanitarie e beni strumentali e altre forme di sostegno al terzo settore. Tra le novità, l’istituzione della Fondazione Italia Sociale, la cui funzione è di completare l’apporto del soggetto pubblico al terzo settore.

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