La Riforma Istruzioni per l'uso
FISCALITÀ E AGEVOLAZIONI
Una delle principali novità della riforma è l’introduzione di un regime fiscale strutturato in base alle finalità e la gestione delle attività degli enti del terzo settore (Ets). Un sistema dedicato, quindi, ma che per diventare operativo attende il via libera dalla Commissione europea. Si parte da una distinzione di base tra attività svolte in modalità commerciale oppure non commerciale: la norma stabilisce una serie di parametri per distinguerli. A seconda della prevalenza di una tipologia di attività rispetto all’altra, cambia il regime fiscale a cui l’ente del terzo settore è sottoposto. Agli enti definiti non commerciali si applica un regime particolarmente agevolato, quello forfetario.
Il codice del terzo settore stabilisce alcune indicazioni sulla vendita di beni e prestazione di servizi ma anche per la somministrazione di alimenti e bevande che valgono solo per le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale. Nel caso in cui queste due categorie di enti decidano di applicare il regime forfettario, sono previste una serie di semplificazioni in materia di imposta sul valore aggiunto (Iva).
Previste anche una serie di agevolazioni in materia di imposte indirette e tributi locali applicabili a tutti gli Ets, comprese le cooperative sociali ed escluse le sole imprese sociali costituite in forma di società. È possibile, inoltre, utilizzare beni mobili e immobili messi a disposizione dallo stato, dalle regioni, dalle province autonome e dagli enti locali per manifestazioni e iniziative temporanee: anche su questo tema sono previste forme agevolative.
Il codice del terzo settore riconosce e promuove l’esistenza di strumenti finanziari non speculativi, pensati per sostenere gli Ets impegnati nel perseguimento dell’interesse generale. Tra queste l’accesso al credito agevolato, il riconoscimento dei crediti privilegiati e il regime fiscale per il cosiddetto social lending. Per finanziare le attività di interesse generale, inoltre, sono previsti strumenti finanziari specifici come i titoli di solidarietà.